Tampone e test Covid-19:
come si eseguono, a cosa servono.
Tampone, test sierologico, test molecolare, test rapido sono parole entrate nel nostro linguaggio quotidiano perché sono i test che permettono di rilevare l’infezione da SARS-CoV-2, il coronavirus responsabile Dell’infezione da COVID-19.
Non sono test uguali tra loro, né si effettuano allo stesso modo, e talvolta non è chiaro perché si esegua un test invece di un altro.
Facciamo chiarezza.
IL TAMPONE ANTIGENICO
Tampone naso/oro-faringeo è il nome più diffuso che identifica il test antigenico. Eseguito su un campione di muco prelevato da naso, bocca e faringe con un bastoncino cotonato (il tampone) è il test più affidabile per la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2.
Esso può essere processato secondo metodica MOLECOLARE oppure mediante immunocromatografia (test rapido).
Metodica Molecolare
A cosa serve? Una volta in laboratorio, dal tampone si procede all’estrazione, purificazione e ricerca dell’RNA virale (il genoma del virus SARS-CoV-2) attraverso la metodica molecolare di real-time RT-PCR (Reverse Transcription-Polymerase Chain Reaction): la presenza o assenza di RNA del coronavirus responsabile di Covid-19 permette di confermare o escludere una diagnosi di infezione. L’analisi richiede 12-24 ore.
Metodica immunocromatografica
Noto come test rapido, questo test antigenico è stato introdotto per semplificare l’identificazione dei casi, l’isolamento e il tracciamento dei contatti per lo screening perché “potrebbe accelerare la diagnosi di casi sospetti di COVID-19”.
A cosa serve? A differenza del test molecolare, il test rapido antigenico non ricerca l’RNA del virus (il genoma virale) ma le proteine superficiali del virus (gli antigeni). I tempi di analisi e risposta sono più brevi (circa 15-30 minuti) rispetto al test molecolare, ma sensibilità e sembrano inferiori rispetto a quelle del test molecolare. Significa che in caso di positività al test rapido, la persona dovrebbe sottoporsi a un test molecolare per confermare o escludere la diagnosi (positivo).
Come si eseguono? Il tampone deve essere eseguito da operatori specializzati e in modo accurato per garantire l’adeguato prelievo del materiale biologico (le cellule di superficie della mucosa di naso, bocca e faringe) da analizzare. Il test dura pochi secondi, è minimamente invasivo ma non doloroso, anche se si può avvertire una sensazione di fastidio al momento del contatto del tampone con l’interno del naso e della bocca. Con lo stesso bastoncino cotonato si effettua il prelievo dall’orofaringe (la parte della faringe posta dietro al cavo orale) e dal rinofaringe (la parte superiore del canale della faringe).
TEST SIEROLOGICO
Il test sierologico non è indicato per rilevare un’infezione in corso, non si sostituisce al test molecolare (il tampone) e non si esegue con tampone.
Esistono due tipi di test sierologici: test qualitativi rapidi che si effettuano su una goccia di sangue e test quantitativi che necessitano del prelievo di sangue.
A cosa serve? I test sierologici qualitativi rapidi permettono di scoprire se è avvenuto il contatto con il virus e se il sistema immunitario della persona testata ha prodotto anticorpi di risposta.
I test sierologici quantitativi invece consentono di dosare in modo specifico gli anticorpi prodotti. In caso di infezione, i primi anticorpi prodotti dal sistema immunitario sono le immunoglobuline IgM a cui seguono le immunoglobuline IgG. La presenza di IgG rilevata nel sangue stabilisce che l’infezione è avvenuta in passato, ma non è ancora chiaro se questo determini immunità all’infezione.
Come si esegue? Si effettua su un campione di sangue del soggetto con un normale prelievo.